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Fermo il Metropolitan a Roma. E ora Dm attende il TAR (2022)

Un vecchio cinema storico a due passi da Piazza del Popolo a Roma, abbandonato da olter 12 anni, e pronto a ripartire ma bloccato dalla Regione Lazio senza apparente motivo. Eppure il piano che prevede la riconversione della struttura edificata nel 1909 con la destinazione di grande magazzino, trasformato in cine-teatro nel 1911 con il nome di <<Cinema Teatro Americano>> e poi diventato nel 1948 <<Cinema Metropolitan>>, é già sia stato approvato dalla giunta capitolina di Virginia Raggi e sembra gradito pure all’attuale sindaco Roberto Gualtieri. A comprare l’immobile per circa 30 milioni é stata ben 11 anni fa la DM Europa, società detenuta pariteticamente da DM Immobiliare e da Gwm, gruppo indipendente fondato nel 2000 che gestisce circa 4,5 miliardi di patrimonio con sedi a Londra, Milano e Roma. Il piano prevede la completa riconversione a spazio commerciale di media distribuzione, con l’apertura di un unico negozio di alto standing, considerando che la struttura si trova in pieno centro e il mantenimento di una sala cinematografica da 99 posti da concedere in uso a titolo gratuito a Roma Capitale 120 giorni l’anno. In ballo ci sono 60 assunzioni e 7 milioni di oneri accessori che la proprietà del Metropolitan é pronta a pagare e che potranno essere destinati alla riqualificazione di altre due sale comunali: l’Airone al quartiere Appio Latino e l’Apollo all’Esquilino. Ma tutto é fermo per la mancanza di un accordo di programma della Regione Lazio che, recependo una delibera dell’assemblea comunale, dovrebbe prevedere, la riconversione in deroga al Piano regolatore. <<Nonstante i numerosi solleciti e diffide inviati dalla DM Europa nessuno ha ricevuto riscontro dalla Direzione Regionale>>, dice il presidente di DM Europa, Morris Attia, che a questo punto non esclude nuove azioni. <<Il progetto é vincente per tutti ma se non arriveranno risposte potremmo vederci costretti a rivolgerci al Tar>>, conclude. (riproduzione riservata)

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