L’annuncio della sindaca Raggi nel marzo 2019, poi i contrasti con la Regione, che ai solleciti del Campidoglio replica: «Progetto non condiviso». E intanto l’area è un dormitorio per senzatetto.
Tutto fermo, sospeso, incompiuto. L’ex cinema Metropolitan in via del Corso rimane un fantasma impolverato dopo tante promesse. Eppure due anni fa era stata la stessa sindaca Raggi ad annunciarne la rinascita. «Dopo 10 anni poniamo fine a una situazione di degrado — aveva detto Virginia Raggi a marzo 2019 —, era un cinema dismesso e oggi inizia il percorso per tornare a nuova vita». Raggi aveva aggiunto: «L’edificio tornerà alla prima vocazione quella di tanti anni fa, la proprietà (Dm Immobiliare, ndr) mette a disposizione per 120 giorni l’anno una sala per attività culturali». Il contributo per le opere pubbliche stabilito per 7 milioni di euro «andrà a riqualificare — ha continuato la sindaca — il cinema Apollo per il quale è già attivo il progetto per la rimozione dell’amianto e poi l’Airone».
Ma l’edificio posto all’inizio di via del Corso che nel 1909 fu trasformato da convento a centro commerciale e nel 1911 in sala cinema che prese il nome di Metropolitan nel 1948 (in omaggio allo storico film) continua a ospitare da 12 anni barboni e bancarelle. Il progetto di riqualificazione che prevede la riconversione di 2.170 metri quadri su tre livelli per un megastore monomarca (ipotesi Uniqlo e Primark) e uffici, mentre altri 331 metri quadri sono destinati a sala cinema da 99 posti, è ancora fermo.
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