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Cinema Metropolitan: riapertura ancora in alto mare (2022)

Metropolitan e non solo

Cinema Metropolitan: riapertura ancora in alto mare.

Chiunque sia stato adolescente negli anni Ottanta, almeno una volta nella sua vita è andato a vedere un film al cinema Metropolitan. Se non altro, perché era proprio all’inizio di via del Corso, mentre si vedeva la grande insegna già da Piazza del Popolo. Film importanti hanno trovato ospitalità e spettatori in quel cinema. Tra quelli che sono rimasti più tempo, sicuramente c’è stato Rocky IV. Un grandissimo e soprattutto in formissima Silvester Stallone, contro il cattivissimo e pompatissimo russo Ivan Drago. (Eh, sempre la Russia di mezzo…)

Anni Ottanta: Metropolitan ed hamburger

Negli anni Ottanta, era normalissimo per i ragazzi passare il sabato pomeriggio a passeggiare al Corso. Per poi andare a mangiare un hamburger nel primo Mc Donald romano di Piazza di Spagna. Passeggiata, in cui si cercava di agganciarsi tra comitive, poi cinema con i primi baci dati all’ultima fila ed infine hamburger. Ci si sentiva tanto americani alla Happy Days. Insomma il Metropolitan, ha una grande storia nella vita dei romani. Una storia conclusasi con la chiusura nel 2010.

Non solo Metropolitan

Il progetto di riqualificazione che riguarda il Metropolitan, in realtà è molto più grande. Infatti, il cinema che ha diverse sale, ne lascerebbe una come sala cinema. ed il resto ad uso commerciale. Questa manovra porterebbe introiti considerevoli. Che permetterebbero, oltre all’ammodernamento dello stesso cinema, la riapertura di altre due sale comunali. L’ex cinema Airone, in via Lidia, (quartiere Appio Latino) e l’ex cinema Apollo in via Nino Bixio (Viale Manzoni).

Cinema Metropolitan: riapertura ancora in alto mare

Nel 2020, alla conferenza dei servizi sul territorio, il M5S aveva presentato una delibera per la riqualificazione del multisala. La regione Lazio, si era mostrata favorevole a questa proposta. Solo che per qualche motivo sconosciuto, nonostante sia passato del tempo, la Regione, non sta ottemperando alla parola data. La ratifica degli accordi presi, è stata presentata a gennaio 2021, ed ancora oggi, a maggio 2022, la regione Lazio, continua a non firmare né rispondere ai solleciti. Il progetto, pur senza aumenti di superficie rispetto al piano regolatore, comporta però una variante urbanistica. Ed è per questo che necessita del via libera della regione Lazio. Soprattutto, un tavolo di confronto tra le parti sarebbe più che auspicabile. Per il bene di tutti. E che purtroppo continua a non arrivare. Soprattutto considerando quanto queste riaperture inciderebbero nella micro-economia dei loro quartieri, portando benefici economici e sociali.

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